Linguaggio Dea
- Imago Garage
- 17 ago 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 9 mag 2023
Quando uso il “linguaggio della Dea” come simbologia lavoro su grandi categorie di eventi o auspici come per esempio il divenire, il cambiamento, il passaggio vita morte, la rinascita: motivi geometrici, vortici, uova, dea uccello e dea serpente per richiamare la forza della vita, i poteri magici del divenire, la Dea Datrice di Vita.

All'origine di ogni cosa, è la creazione, è la Madre Terra, è la Natura stessa. La rappresento come Dea Creatrice – Dea Rigeneratrice o Dea Distruttrice. Nel simbolo troviamo la forza di connettersi a qualcosa di molto profondo e invisibile, spesso non riconoscibile con la mente ma solo con il cuore.
Marija Gimbutas è la mia principale ispiratrice. Ella porta alla luce migliaia di reperti dell'antico Neolitico nel quale si venerava il culto della Dea Madre Creatrice. Una civiltà arcaica pre-patriarcale dettata dall'osservazione delle leggi naturali.
Migliaia di reperti come vasi e statuette sono stati portati alla luce e da lei studiati i simboli rappresentati sugli oggetti in terracotta.
Marija Gimbutas è riuscita a ricostruire la civiltà arcaica dell’Europa Antica e a riportare alla luce la presenza centrale del femminile nella storia. I suoi studi spaziano dal neolitico all’età del bronzo: popoli pacifici, con una cultura matrilineare ed il culto della Dea.

La Dea Madre è il simbolo della natura in tutti i suoi aspetti, con i suoi cicli ricorrenti di nascita, morte, rinnovamento. Riguarda la vita umana, l’intera terra, il cosmo. Fertilità, maternità, quindi, ma anche creatività in tutte le sue forme.


Riporto alla luce questi antichi simboli, tradizioni e linguaggi ormai dimenticati. Uso questi simboli per stimolare emozioni e archetipi, creando momenti unici ed esperienze nuove, faccio rivivere l'antico nel nuovo.

Bracciale in bronzo ritrovato presso il sito archeologico a Doss dei Pigui.
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